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LUGANODistribuzione del pane ai poveri della città: «Chi ha interrotto la tradizione?»

24.01.23 - 22:12
Sara Beretta Piccoli interroga il Municipio di Lugano sul «non ossequio di una tradizione che risale al 1825»
Foto TiPress
Distribuzione del pane ai poveri della città: «Chi ha interrotto la tradizione?»
Sara Beretta Piccoli interroga il Municipio di Lugano sul «non ossequio di una tradizione che risale al 1825»

LUGANO - Risale al 16 maggio del 1825 la disposizione testamentaria del canonico Domenico Somazzi, patrizio Luganese, che prevedeva la distribuzione “ai poveri della città e dei sobborghi di mille pagnotte di frumento da tre soldi cadauna” ogni 17 di gennaio. Si tratta di una usanza radicata nel cuore di molti luganesi.

Sara Beretta Piccoli, consigliera comunale indipendente, fa presente che «dopo la pausa della distribuzione legata alla pandemia, quest’anno si sarebbe dovuta riprendere la tradizione, ma per qualche motivo non chiaro, questo non è avvenuto».

In un momento storico come quello attuale «in cui, veramente, molte persone fanno anche fatica a procurarsi il pane e non solo quello, non sarebbe stato il caso di perpetuare questa tradizione dandogli il giusto peso?» si chiede la consigliera. E gira i suoi interrogativi al Municipio di Lugano. Diverse le questioni affidate a una interpellanza. Ad esempio: «Chi ha deciso di non perpetuare questa tradizione centenaria? La questione è stata discussa in Municipio? Se sì, chi era a favore? Se no, per quale motivo?».

E domanda al Municipio anche «quali altre tradizioni luganesi o legati si pensa in futuro di abolire con questa modalità e se verranno abolite anche le tradizioni legate ai volontari luganesi o altre tradizioni cittadine».

La consigliera affonda ancora di più le domande: «Perché la popolazione o il Consiglio Comunale non è stato informato di questa decisione? Qual è il costo del pane per ossequiare questa tradizione e quanto è costato l’aperitivo offerto alla popolazione il primo di gennaio?».

La parola passa adesso al Municipio.

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COMMENTI
 

Evry 1 anno fa su tio
Prima i nostri !!!!

Voilà 1 anno fa su tio
E' un legato, quindi va rispettato. Se non è più attuale, una cifra equivalente va usata per altri scopi benefici

UtenteTio 1 anno fa su tio
Aspettiamoci i prossimi 4 mesi di interventi per apparire, visto che con Ticino&Lavoro non ha combinato nulla in 4 anni, deve recuperare! Oggi l'intervento a Rete Uno è stato alquanto ridicolo.

Bandito976 1 anno fa su tio
per i Ticinesi non ci sono soldi! Per gli altri si

Fulisca 1 anno fa su tio
Risposta a Bandito976
Nessuno all'interno dell'articolo ha specificato e generalizzato la provenienza/nazionalità delle persone bisognose. Il tuo commento è del tutto fuori luogo e molto "di pancia". E non si sta nemmeno parlando di soldi, bensì di beni di primaria importanza. Lo hai letto tutto l'articolo? Sai di che argomento si tratta? Di persone che non riescono a sopravvivere dignitosamente. Non di "soldi"

Antinegazionista 1 anno fa su tio
Risposta a Fulisca
Fulisca, hai fatto bene!! E sono anche certo che bandito e tutto tranne uno che piange miseria!!! Ma oramai l'egoismo regna sovrano.
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