Il nuovo progetto di mobilità continua a far discutere. E il Centro invita il Municipio a fare un passo indietro.
LOCARNO - Il nuovo piano di mobilità in Città Vecchia a Locarno continua a far parlare di sé. E a far discutere. Il progetto proposto dal Municipio, ricordiamo, prevede la chiusura al traffico di via Borghese, che sarà percorribile solamente da chi vive, lavora o intende fermarsi in Città Vecchia, la chiusura parziale - in alcune fasce orarie e in alcuni giorni, in particolare i fine settimana - di via Cittadella e infine la trasformazione di Via delle Monache a strada limitata ai confinanti autorizzati.
L'obiettivo dell'esecutivo era quello di limitare le automobili all'interno del centro storico. Un obiettivo, però, inviso proprio da chi lì ci vive e ci lavora che in poco tempo ha raccolto oltre mille firme per bloccare la sperimentazione. Un braccio di ferro tra Municipio e cittadini che lo scorso mercoledì 19 febbraio ha portato allo svolgimento di una serata informativa e alla creazione di un gruppo di lavoro composto da tre rappresentanti per categoria di interesse (pro e contro), dalla Pro Città Vecchia e dallo stesso Municipio.
Un invito al dialogo tra le parti che il Centro di Locarno accoglie «con favore». «È un passo nella giusta direzione che riconosce l’importanza di ascoltare chi vive e lavora nel centro storico», precisa la sezione cittadina del partito. «Tuttavia questo confronto avrebbe dovuto avvenire prima del licenziamento del messaggio municipale, evitando così le tensioni e le preoccupazioni che ne sono scaturite».
Messaggio da ritirare - Secondo la capogruppo in consiglio comunale Barbara Angelini Piva per la gestione della mobilità in Città Vecchia è necessario un nuovo approccio. «Proporrò alla Commissione della Gestione di invitare l'Esecutivo a ritirare il messaggio municipale. Il processo di ascolto, seppur avviato tardivamente dal Municipio, deve ora proseguire in modo serio e costruttivo. Una volta raccolti tutti i contributi, sarà fondamentale che venga presentato un nuovo messaggio, fondato su basi più solide e su un consenso più ampio tra le parti interessate».