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LUGANOIl dialogo va avanti, Municipio e autogestiti (finalmente) si parlano

06.07.23 - 17:40
Palazzo Civico conferma di voler proseguire con le interlocuzioni fra le parti. E anche il SOA conferma l'apertura
Ti-Press (Pablo Gianinazzi)
Il dialogo va avanti, Municipio e autogestiti (finalmente) si parlano
Palazzo Civico conferma di voler proseguire con le interlocuzioni fra le parti. E anche il SOA conferma l'apertura

LUGANO - Il dialogo tra Palazzo Civico e l'autogestione continua. Il Municipio di Lugano, riunito in seduta questa mattina, ha fatto il punto della situazione dopo l'occupazione delle scuole vecchie di Viganello confermando la volontà di proseguire le interlocuzioni sui «punti di contatto» emersi tra le parti nel corso degli ultimi giorni. Così si legge in un breve comunicato diramato nel pomeriggio.

Nell'aggiornare il legislativo, lo ricordiamo, la Capo dicastero Sicurezza e Spazi urbani aveva infatti sottolineato come «nelle discussioni» si fossero palesati «alcuni possibili punti di contatto e delle possibilità, su cui eventualmente costruire delle soluzioni», sottolineando però che il dialogo è «estremamente fragile e difficile».

Anche il SOA conferma l'apertura
A distanza di pochi minuti, anche il SOA il Molino è tornato a prendere parola. Anch'esso con un comunicato stampa. Ma ben più lungo e articolato, in cui il primo piano è riservato all'occupazione dello stabile, conclusasi nella serata di martedì. «Le ex scuole elementari di Viganello sono uno dei molti esempi – probabilmente tra i migliori – di quanto sia deleteria la politica edilizia della smart city ticinese che ambisce a essere una grande città, ma nel concreto funziona come un paesotto di provincia, con i suoi intrallazzi», si legge. «Mentre interi edifici giacciono così: abbandonati, inutilizzati, inabitati, in totale deperimento. E il bisogno di spazio (per abitarci, creare, vivere) è più che mai urgente e attuale».

Come già detto, l'occupazione è terminata dopo quattro giorni. In modo volontario, aveva annunciato al Consiglio comunale la municipale Karin Valenzano Rossi. A questo proposito, gli autogestiti aggiungono che «l’occupazione delle ex scuole era stata dichiarata come temporanea da subito e il tempo della sua durata, andato oltre le aspettative iniziali, è stato definito in modo assembleare e attraverso la creazione di un rapporto di forza nel quale è stato ritenuto poco opportuno infliggere l’ennesimo sgombero alle persone che hanno attraversato lo spazio in questi giorni». Questo - precisano - è «il motivo principale per cui abbiamo lasciato le ex scuole di Viganello».

Quindi il dialogo. E qui gli autogestiti sembrano mostrare qualche perplessità, perlomeno in merito alle tempistiche. «Non sappiamo con certezza se l'avvicinamento di una municipale di Lugano nel cuore della notte sia dovuto alla recente decisione di riapertura dell'indagine sull'abbattimento di parte dell'ex macello e all'occupazione di un altro stabile vuoto, o perché la volontà di riconoscere oltre 25 anni di pratiche di riutilizzo di spazi abbandonati autogestite e autonome - da sempre definite "illegali" - sia improvvisamente diventata reale. Potrebbe avere dell'importanza ma, forse, in questo momento, poco importa». «Le circostanze di questa occupazione ci hanno portato a dialogare anche con chi è tra i principali responsabili politici dello sgombero e della demolizione del centro sociale Il Molino: per noi un punto di forza e un’ulteriore dimostrazione sulla nostra capacità di confronto». Insomma, la priorità ora sembra essere il fatto che, finalmente, ci si parla.

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