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Durante la notte appena trascorsa presso la stazione meteorologica della Valle di Blenio si è verificato un raro fenomeno atmosferico.
BLENIO - Nella notte appena trascorsa - oltre a temporali e grandine - in Ticino si è verificato un raro fenomeno atmosferico, il cosiddetto fuoco di Sant'Elmo.
Il fuoco di sant'Elmo è una scarica elettro-luminescente provocata dalla ionizzazione dell'aria durante un temporale, all'interno di un forte campo elettrico. Il fenomeno prende il nome da Sant'Erasmo di Antiochia (conosciuto anche come Sant'Elmo), vescovo e martire, santo patrono dei naviganti.
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Per l'esattezza il fuoco di Sant'Elmo è "divampato" presso la stazione meteorologica sul Matro, montagna alta 2'172 metri in Valle di Blenio mentre nella zona transitava un temporale. Una situazione, questa, come precisato da MeteoSvizzera, particolarmente adatta alla creazione di queste piccole scariche che appaiono come ciuffi di luce lunghi alcuni centimetri. «Vengono provocati dalla ionizzazione dell'aria durante un temporale, all'interno di un forte campo elettrico e si verificano tipicamente su oggetti metallici appuntiti ed esposti come gli alberi delle navi, i campanili o le croci poste sulle vette delle montagne».
E non è quindi un caso che l'evento si sia verificato sul sensore del vento presente nella stazione in Valle di Blenio. «Il nostro attento meteorologo del servizio notturno - ha precisato MeteoSvizzera sul suo blog - ha notato questa mattina questo piccolo fenomeno ottico guardando la webcam».
Un fenomeno, quello del fuoco di Sant'Elmo, piuttosto raro e che i marinai nell'antichita consideravano di buon auspicio in quanto nella credenza popolare rappresentava un segno che Sant'Elmo stava vegliando su di loro e li avrebbe protetti da una tempesta imminente.
