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A tre mesi dall’introduzione del nuovo sistema, la portavoce delle Ferrovie federali ammette: "Ci sono dei problemi. Ma solo in Ticino è così"
LUGANO – Ormai non è più possibile negare l’evidenza. A circa tre mesi dall’introduzione del nuovo sistema ‘ticketing’, è tempo di bocciature per la super biglietteria tecnologica di Lugano. Il malcontento degli utenti è diventato virale. Lunghe code e tanta, tantissima, confusione. E ora anche la portavoce delle Ferrovie federali svizzere, Roberta Trevisan, è costretta ad ammetterlo: “Ci sono alcuni problemi, effettivamente non stiamo ottenendo i risultati che ci aspettavamo”.
La foto scattata negli scorsi giorni da un lettore è emblematica. Con gli utenti in attesa davanti agli sportelli. Annoiati e arrabbiati. Ma a preoccupare non è solo la coda. Il sistema ‘ticketing’ dovrebbe permettere al cliente di essere servito non solo in base all’ordine di arrivo (come già accadeva ad esempio negli uffici postali), ma anche considerando il tipo di servizio richiesto.
Troppi, stando alle persone che frequentano la biglietteria, i passaggi da selezionare sullo schermo del macchinario. Proprio qui sta il nodo principale. “Stiamo cercando di ridurre questi passaggi – dice Trevisan –, di semplificare le cose, di diminuire il numero di scelte che il cliente deve esprimere. È vero, serve un periodo di rodaggio. Però ci accorgiamo che a Lugano si sta facendo più fatica. In altre città svizzere, come ad esempio Zurigo, va tutto bene”.
E i correttivi andrebbero presi al più presto dal momento che parte della clientela non sta nascondendo il malcontento. “In futuro questo sistema sarà introdotto anche in altre stazioni del Ticino, come ad esempio a Bellinzona. È giusto dunque fare una riflessione su quali siano i correttivi da apportare”.
