Il gruppo UDC in Gran Consiglio si rivolge al Consiglio di Stato con un’interpellanza. «Il Governo agisca subito»
BELLINZONA - «Il Consiglio di Stato agisca subito per correggere questa scandalosa situazione». L’argomento è il medico del traffico e la richiesta è contenuta in un’interpellanza del gruppo UDC in Gran Consiglio.
Piero Marchesi e Tiziano Galeazzi, quali primi firmatari, rivolgono sei domande al Consiglio di Stato che puntano chiaramente a capire quali sono i passi che intende intraprendere per fare chiarezza sulla situazione.
Lo scorso venerdì l’avvocato Tuto Rossi ha riferito che il Tribunale amministrativo cantonale ha stabilito che le perizie effettuate dal Medico del traffico (la Dottoressa Mariangela De Cesare, accreditata dalla Sezione della Circolazione) sono illegali. Dal caso portato davanti al Tram dall’avvocato Rossi si evincerebbe che «non è possibile affermare che la perizia della dottoressa de Cesare si fondi su un impianto sufficientemente verificabile e attendibile» e che la perizia è «scarnamente motivata e non priva di contraddizioni». Per questo ci sarebbero «seri motivi» per smentire le conclusioni della dottoressa, che avrebbe persino «inventato falsità».
Per l’UDC «è oramai chiaro che la prassi definita dalla Sezione della Circolazione sia immediatamente da rivedere per evitare di continuare a vessare i cittadini ticinesi». Per questo motivo al Consiglio di Stato viene chiesto di intervenire entro un massimo di due mesi sulle tariffe dei medici del traffico, ma anche agire nei confronti della dottoressa De Cesare. E, soprattutto, quali saranno le ripercussioni della sentenza del Tram sui cittadini che hanno avuto a che fare con il medico del traffico.
Ecco le sei domande, firmate da Piero Marchesi, Tiziano Galeazzi, Sergio Morisoli, Edo Pellegrini e Daniele Pinoja:
1. Quale è la lettura del Consiglio di Stato della sentenza del Tribunale Amministrativo in oggetto?
2. Il Consiglio di Stato intende agire tempestivamente (entro massimo 2 mesi) per correggere le eccessive tariffe dei vari Medici del traffico mediante decisione governativa?
3. Intende il Consiglio di Stato fare chiarezza circa l’operato della Sezione della Circolazione per capire i motivi che hanno portato la stessa a definire questa vessatoria prassi e queste tariffe esagerate?
4. Intende il Consiglio di Stato agire nei confronti della Dottoressa De Cesare per verificare le modalità di trattazione dei casi in relazione alla sentenza del Tram? Se Sì, valuta anche l’interruzione del mandato o della collaborazione in essere?
5. Come intende agire il Consiglio di Stato verso tutti quei cittadini ticinesi che hanno subito questo ingiusto e vessatorio trattamento? È ipotizzabile un risarcimento danni a queste persone? A quanto ammonterebbe il risarcimento totale? Chi se ne farebbe carico?
6. Nel caso Il Consiglio di Stato intendesse risarcire chi ha subito un danno, intende chiamare alla cassa i vari Medici del traffico che hanno contribuito a cagionare il danno?