«Contro di me una guerra politica» ha tuonato l'ex presidente
WASHINGTON - L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è ritirato dal banco dei testimoni dopo quasi quattro ore di testimonianza nel processo per frode civile contro di lui e la sua società. Mercoledì sarà la volta di Ivanka Trump, sua figlia, dopodiché l'ufficio del procuratore generale prevede di finire il processo. Stando a quanto riportato dalla Cnn, l'avvocato del tycoon, Chris Kise, ha dichiarato che il tutto dovrebbe concludersi a metà dicembre.
Oltre quattro ore di processo - Donald Trump è arrivato in tribunale a Manhattan, transennato per motivi di sicurezza. Alle 10 locali (le 16 in Svizzera) è iniziato l'interrogatorio nella causa civile da 250 milioni di dollari che lo vede sotto accusa, insieme ai figli Donald Jr ed Eric, per aver gonfiato gli asset della Trump Organization.
Parlando fuori dal tribunale prima dell'udienza contro il tycoon, la procuratrice generale di New York, Letitia James, ha affermato che Donald Trump ha «ripetutamente e costantemente travisato e gonfiato il valore dei suoi beni». «Ma alla fine, l'unica cosa che conta sono i fatti e i numeri, e i numeri, amici miei, non mentono», ha aggiunto.
Trump: «Contro di me guerra politica» - «Una guerra politica», una «situazione molto ingiusta», che capita «nei Paesi del terzo mondo o nelle repubbliche delle banane»: così Donald Trump ai reporter prima della sua deposizione nel processo civile a New York. Il tycoon ha inoltre accusato la procuratrice di essere «razzista» e citato gli ultimi sondaggi che lo vedono davanti a Joe Biden in alcuni Stati chiave.
«Risponda alle domande, niente discorsi» - Il giudice Engoron ha ordinato a Donald Trump di rispondere alle domande e di non tenere un discorso. «Per favore, risponda semplicemente alle domande, niente discorsi», ha intimato il giudice all'ex presidente prima della sua deposizione.
«Presidente grazie al brand» - «Sono diventato presidente grazie al mio brand», ha aggiunto Trump. Il tycoon ha sostenuto che, se avesse voluto gonfiare il suo patrimonio nei rendiconti finanziari, avrebbe potuto farlo semplicemente usando il suo nome. «La risorsa più preziosa è il valore del marchio», ha affermato. «Se guardate alle aziende, il valore del marchio è una parte molto importante del valore patrimoniale dell'azienda».
«Se avessi voluto rafforzare una dichiarazione finanziaria, avrei aggiunto il valore del marchio, e l'avrei aumentata di decine di milioni di dollari», ha aggiunto. «Il brand è una risorsa», ha proseguito, citando gli esempi della Coca-Cola e di altre grandi aziende, nonché vantandosi di vendere «libri a livelli incredibili grazie al mio marchio».