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ZURIGO"Chiudiamo i sex boxes. Più discreti i saloni massaggio"

23.06.14 - 11:59
Nonostante si sia fatta "pulizia" sul Sihlquai, il consigliere comunale Mauro Tuena (Udc) si lamenta: "Soldi buttati, questi box non funzionano"
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"Chiudiamo i sex boxes. Più discreti i saloni massaggio"
Nonostante si sia fatta "pulizia" sul Sihlquai, il consigliere comunale Mauro Tuena (Udc) si lamenta: "Soldi buttati, questi box non funzionano"

ZURIGO - Lanciati alla fine di agosto dello scorso anno ad Altstetten, i "sex boxes" non avrebbero sortito l'effetto sperato, almeno stando al consigliere comunale zurighese Mauro Tuena (Udc).

 

Sulla "SonntagsBlick" Tuena parla di un fallimento costoso per gli enti locali: "Questo luogo di prostituzione è poco frequentato e la città continua a sovvenzionarlo. Abbiamo speso mezzo milione in un anno per nulla ", aggiunge chiedendo la cessazione dell'esperimento.

 

Michael Herzig, responsabile del progetto sexbox, comprende le critiche, ma rifiuta di parlare di chiusura. "Lo scopo di questo luogo è quello di dare alle prostitute un miglior ambiente di lavoro rispetto al Sihlquai. Prima i casi di violenza erano all'ordine del giorno. Ora sono diminuiti notevolmente". E per Michael Herzig far sì che il Sihlquai divenisse nuovamente un luogo frequentabile era il suo primo obiettivo. Secondo i dati dei Servizi Sociali, inoltre, la prostituzione su strada sarebbe dimezzata rispetto allo scorso autunno.

 

"Certo, non vogliamo un ritorno delle prostitute sul Sihlquai. Ma i sex boxes non offrono condizioni di lavoro più dignitose per queste ragazze. Inoltre i residenti ad Alstetten lamentano problemi di sporcizia e sono infastiditi dai numerosi avventori che si affacciano in zona solo per curiosità".

 

Dichiarazioni, quelle di Tuena, non confermate da Marco Bisa, portavoce della polizia di Zurigo: "Non abbiamo ricevuto lamentele ultimamente. E abbiamo incrementato le nostre pattuglie sul posto", assicura.

 

Tuttavia, per il consigliere comunale Udc i saloni di massaggio restano la soluzione migliore: "Sono più sicuri sia per le prostitute che per i clienti che desiderano discrezione".

 

"I sexboxes continueranno a funzionare", replica Michael Herzig che attende ora di vedere i dati del primo anno d'esercizio.

 

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