Continuano gli scontri tra Israele e il movimento palestinese Hamas. Fuoco su Gaza, Tel Aviv e Beersheba.
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu si ritroverà nuovamente oggi per discutere della grave crisi in corso.
TEL AVIV/GAZA - Non si fermano gli scontri tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas. Nella ultime ore sono state toccate Gaza, Tel Aviv e Beersheba.
Ancora morti - Le due fazioni hanno continuato a combattere per tutta la notte, e il bilancio delle vittime dall’inizio dello scontro, iniziato martedì, sarebbe salito a 35-40 a Gaza, mentre è stimato a 6 in Israele, che è protetta dal sistema di intercettazione anti missili Iron dome. Hamas ha annunciato oggi di aver lanciato oltre un centinaio di razzi in territorio israeliano. Il gruppo avrebbe cercato di colpire anche l’aereoporto di Tel Aviv.
Il peggior scontro dal 2014 - Le Forze di difesa isreaeliane hanno annunciato stamattina, tramite Tweet, di «aver colpito un numero significativo di terroristi sulla striscia di Gaza», specificando che si tratta della loro più grande azione dal 2014.
In response to HUNDREDS of rockets in the last 24 hours, the IDF has struck a number of significant terror targets and terror operatives across the Gaza Strip, marking our largest strike since 2014.
— Israel Defense Forces (@IDF) May 12, 2021
We are currently striking more terror targets in Gaza.
Un'escalation - Nel frattempo, l’inviato delle Nazioni Unite per il Medio Oriente Tor Wennesland ha chiesto la cessazione delle ostilità, sottolineando che i conflitti «stanno intensificando verso una guerra su vasta scala». «Il costo della guerra a Gaza è devastante e viene pagato dalla gente comune», ha aggiunto. In giornata il Consiglio di sicurezza dell’Onu terrà un altro incontro urgente sul conflitto, il secondo da lunedì. A chiederlo, Tunisia, Norvegia e Cina.