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LUGANOSiciliano sapeva che la moglie era incinta. Il giudice: "Siciliano era un uomo infedele".

18.11.10 - 12:17
Il 32enne apprese la notizia proprio nei giorni in cui strinse una relazione con una collega di lavoro. Lui: "Cercavo solo dei rapporti sessuali"
Ticinonline Manuel Meleleo
Siciliano sapeva che la moglie era incinta. Il giudice: "Siciliano era un uomo infedele".
Il 32enne apprese la notizia proprio nei giorni in cui strinse una relazione con una collega di lavoro. Lui: "Cercavo solo dei rapporti sessuali"

LUGANO - Marco Siciliano sapeva che la moglie era incinta. Negli scorsi mesi, dopo che l'esame autoptico aveva dimostrato che Beatrice Sulmoni aspettava un figlio, si erano susseguite le più diverse ipotesi. Siciliano sapeva, oppure no? Una prima risposta sembrava fosse giunta dall'incriminazione per interruzione punibile di gravidanza. Ora, in aula, la conferma per bocca dello stesso interessato.

Gravidanza - Siciliano, che ha ricordato in precedenza il desiderio di maternità della moglie, anche quale mezzo per la risoluzione dei loro problemi coniugali, dichiara che il 21 gennaio 2010 Beatrice apprese di essere incinta. Da subito la donna seguì attentamente tutti gli accorgimenti affinché la gravidanza riuscisse. Ricordiamo che la Sulmoni ebbe ben quattro aborti spontanei.

Visita dal medico - Il 30 marzo del 2010 Beatrice Sulmoni si sarebbe dovuta recare ad un appuntamento dalla ginecologa. Ma non arrivò mai nello studio medico, essendo morta ormai da cinque giorni. Fu Marco Siciliano a chiamare lo studio, dicendo che la moglie non si sarebbe presentata dato che "aveva un problema di salute". Lo studio sarebbe stato avvisato quando la Sulmoni si sarebbe potuta recare da loro. "Io non ero d'accordo a questa cura" ha ribadito Siciliano, mentre Beatrice raccontava alla dottoressa che l'aveva in cura che il marito condivideva il suo desiderio di avere un secondo figlio.

Annuncio - Siciliano seppe della gravidanza della moglie, mentre si trovava a Ginevra per un corso di agopuntura, tramite un sms. Proprio in quei giorni il 32enne stava avviando una relazione sentimentale con una dottoressa della clinica di Novaggio nella quale lavorava. Sebbene ci sia incertezza sulla data precisa (il 21 o il 25 gennaio), dall'interrogatorio emerge come Siciliano fosse al tempo stesso contento e deluso da questa notizia, e di come la moglie vivesse questo fatto con timore.

Paure e timori - A casa Siciliano sono stati trovati bigliettini in cui si leggeva "Caro papi aumenteremo", oppure "Ho paura di dirtelo. Non ho osato a dirtelo a voce, avevo paura. Bea". E che paura potrebbe aver avuto beatrice a dire questa cosa? La paura dell'ennesimo aborto? "Delle discussioni tra noi c'erano" ribadisce Siciliano "e se è vero che io volevo avere un secondo figlio, contemporaneamente non lo volevo. Lei aveva paura di dirlo a me perche non ero d'accordo". Non era lui a fare paura alla moglie, dichiara Siciliano, semmai Beatrice temeva una nuova delusione per l'ennesimo aborto, e il dispiacere che il marito non fosse contento. Frasi seguite dai presenti in sala con grande commozione e tensione, specialmente da parte della famiglia Sulmoni.

Infedeltà - "Siciliano è un uomo infedele. Ha avuto rapporti occasionali, vuoi per il suo lavoro, vuoi perché con il personal computer frequentava le chat". Il giudice Agnese Balestra-Bianchi mette a nudo le debolezze di Marco Siciliano, la cui personalità si sta delineando sempre più nel corso di questo processo.

L'amante - Siciliano aveva un'amante, sua collega di lavoro nella clinica di Novaggio. Una donna che conosce il 4 gennaio, e alla quale il 17 dello stesso mese dà il primo bacio. I due s'incontrano quando possono: in clinica, nelle pause di lavoro e tra un turno e l'altro, e passarono poco tempo dopo un weekend insieme in Svizzera tedesca. In quei giorni Siciliano ricevette la notizia della gravidanza della moglie.

Chat - Esaminando il computer di Siciliano, si apprende che l'uomo è un appassionato di chat su Internet. Ha un collegamento a vari siti, come diversi sono i livelli di curiosità che sfoga sulla Rete: da semplici luoghi d'incontro virtuali dove scambiare due chiacchiere, a siti via via più espliciti. Un'abitudine di vecchia data, si apprende, che prosegue anche dopo il matrimonio, ma che tiene celata alla moglie.

Relazioni occasionali - Siciliano ebbe nel corso del suo matrimonio relazioni occasionali, procurate sul Web o tramite conoscenze nell'ambiente di lavoro. Agnese Balestra-Bianchi lo incalza su questo punto: "Come si inseriscono questi rapporti sessuali senza amore con clienti disponibili o con le chat?" Siciliano appare in difficoltà, e riesce a malapena a spiegarsi, dicendo che i rapporti con la moglie erano piuttosto freddi, dal punto di vista sessuale. "Cercavo soltanto dei rapporti sessuali. non erano a pagamento. io non ho mai usato violenza o volgarità durante gli atti".

Nessuna patologia - Il giudice Balestra-Bianchi legge poi un parere dello psichiatra, dottor Calanchini, dal quale non emerge nulla di patologico. I suoi comportamenti e la promiscuità sessuale sono indizi di una sessualita polimorfo perversa, tipica della infanzia. Una difficoltà ad assumersi, in fondo, le responsabilità della maturità.

Carattere - Una conoscente occasionale descrisse così la personalità di Siciliano: "Più che simpatico era allegro, faceva battute, era un compagnone".

Red

Foto Ticinonline Manuel Meleleo

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