Tutto è accaduto in una decina di minuti. Oltre ai due Rolex rubato anche un Tudor. E diversi gioielli.
COMO - Un colpo a quanto pare veloce e all'apparenza perfetto. Con anche un pizzico di fortuna. Perché nell'Alfa Romeo Giulia ripulita in quel di Como, domenica pomeriggio, il carico era ghiotto.
La dinamica in parte è nota: una coppia residente a Lugano (lui di Malta, lei ucraina) erano in visita da amici per un aperitivo. Una bevuta che è costata cara: circa 70 mila franchi, stando alla denuncia depositata in questura poco più di un'ora dopo.
I fatti, veniamo a sapere, si sono svolti attorno alle 17. L'auto targata Ticino viene lasciata nel parcheggio che costeggia il Tennis Club di Villa Olmo. Meta: la terrazza vista lago dell'Hilton per un aperitivo. Di quelli esclusivi.
Circa 10 minuti dopo, il proprietario dell'auto si accorge di aver dimenticato il caricabatterie del cellulare lasciato in un bagaglio, nel baule. E torna a prenderlo. Il contenuto del bagagliaio, però, era già sparito.
I due, forse in viaggio, avevano lasciato a bordo una piccola fortuna. Almeno stando alla denuncia. L'elenco della refurtiva identifica sicuramente le possibilità della coppia, a quanto pare più che benestante:
- Trolley Gucci in pelle e metallo del valore di circa 2800 euro.
- Due paia di cuffie Sennheiser da circa 250 euro ciascuna.
- Zaino Salvatore Ferragamo da 2200 euro.
- Un Rolex Yacht-Master da 15mila euro.
- Un Rolex Datejust da 12mila euro.
- Un Tudor Royal Gold da circa 3mila euro.
- Un laptop da 2000 euro e un altro portatile.
- Occhiali da sole Cartier e Occhiali da sole Dior, questi ultimi da 550 euro.
- Una penna Montblanc.
- Un passaporto.
- Un trolley Samsonite.
- Un drone da 1000 euro.
- Una fotocamera da 2000 euro.
- Una coppia di orecchini da 450 euro e una da 2000 euro.
- Un bracciale in oro da 5000 euro.
- Un anello di ametista e diamanti da 1400 euro.
Sempre stando a quanto denunciato, l'assicurazione dovrebbe coprire il furto degli orologi, ma potrebbe non fare altrettanto con il resto. Ma in realtà la coppia, più che per gli orologi, era amareggiata dalla perdita dei due computer contenenti il lavoro di anni e anche per alcuni preziosi, cari non tanto per il valore economico quanto per quello affettivo.
Le possibilità di ritrovare la refurtiva non sembrano essere elevate. Anche perché chi ha agito l'ha fatto con maestria. E non solo perché quell'area non è coperta da telecamere. L'auto è stata trovata così come era stata lasciata. Chiusa e intonsa.
Il fatto che non vi siano segni di scasso fa supporre che siano stati usati dispositivi in grado o di inibire la chiusura dell'auto (ciò significherebbe che i ladri erano già lì quando i due hanno parcheggiato), o di riprodurre il codice della chiave e sbloccare le portiere.