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LUGANOProcesso Etter, la cronaca del primo giorno

23.08.04 - 18:46
Ti Press
Processo Etter, la cronaca del primo giorno

LUGANO - Un Roger Etter in doppia versione quest'oggi nella prima udienza nel processo che lo vede imputato, tra l'altro, per mancato assasinio. Da un lato, l'ex granconsigliere UDC, è apparso lucido e meticoloso nel rispondere alle domande, spesso incalzanti, del giudice Angese Balestra Bianchi. D'altro canto, Roger Etter non ha retto l'emozione e si è visibilmente commosso quando l'interrogatorio si è spostato sulla pesante crisi che attanagliava il suo matrimonio.

I rapporti tra Etter e la moglie, infatti, erano logori. Troppo oppressivo e autoritario secondo la donna il comportamento del marito. Per l'ex uomo di punta dell'UDC - proprio la crisi coniugale - è la ragione principale delle difficoltà economiche che lo avevano poi spinto a sottrarre all'amico Zanini ingenti capitali. Per tentare di ricucire lo strappo con la moglie, infatti, Etter aveva acquistato l'imponente e onerosa villa di Rovio ( paese di cui la moglie è originaria) definita dall'imputato come "la mia grande trappola".

Questa - in buona sostanza - la cronaca del primo giorno del processo Etter. Il giudizio - lo ha confermato il giudice Agnese Balestra Bianchi - è atteso entro  due settimane. Nei prossimi giorni si entrerà nel vivo del confronto fra accusa e difesa, specie sulla questione chiave di tutta la vicenda: dov'era riposta la pistola? Secondo l'accusa l'arma si trovava in bagno ed era stata puntata da Etter contro Zanini per ucciderlo. Mentre per la difesa la pistola era riposta in un cassetto della scrivania, e il proiettile che ha colpito Zanini era stato sparato involontariamente.

A questo proposito però, va sottolineata la considerazione del giudice Balestra Bianchi che - considerato che Etter era un ottimo esperto di armi, ma anche un eccellente tiratore - ha constatato come l'imputato fosse ben a conoscenza delle due regole fondamentali nel maneggio delle armi, ovvero: controllare che l'arma sia sempre scarica e non puntarla mai contro qualcuno.

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