Cerca e trova immobili

LUGANO"Se avessi saputo che la moglie era incinta l'avrei lasciato"

18.11.10 - 17:49
Letti i verbali dell'amante. Siciliano cercò di farle credere di essere vittima di un matrimonio ormai naufragato. Rapporto, dice il giudice, "costruito sulle bugie"
Ti-Press Carlo Reguzzi
"Se avessi saputo che la moglie era incinta l'avrei lasciato"
Letti i verbali dell'amante. Siciliano cercò di farle credere di essere vittima di un matrimonio ormai naufragato. Rapporto, dice il giudice, "costruito sulle bugie"

LUGANO - Il processo nei confronti di Marco Siciliano sta approfondendo la relazione tra il 32enne fisioterapista e l'amante, dottoressa presso la clinica di Novaggio.

Relazione - Una relazione cominciata ufficialmente durante un weekend a Lucerna. Fu l'occasione, dichiara Siciliano, di chiarire la propria situazione e di guardare al futuro. "Lei, Marco, glielo aveva detto che era sposato?" Siciliano risponde affermativamente. "Avevo gia informato P. che avevo una moglie, un figlio e una casa, e che era mia intenzione separarmi". Agnese Balestra-Bianchi continua: "Le ha detto che la moglie era incinta?" Risposta negativa. "E della sua vita sessuale cosa le aveva raccontato?". Il 32enne risponde che non aveva più rapporti sessuali con mia moglie".

"Rapporto sulle bugie" - "P. mi ha detto che l'amante non la voleva fare". ha confermato Siciliano. balestra ricorda che p. gli aveva detto chiaramente che egli doveva separarsi. "E io ho temuto che dicendogli che era incinta il rapporto si sarebbe rotto. E' vero, non è giusto, ho sbagliato. ma ho agito cosi" ha aggiunto, imbarazzato, Siciliano. Il quale non parlò mai all'amante in merito alla gravidanza della moglie, e viene in tal senso redarguito dal presidente. "Lei ha costruito un rapporto con P. con le bugie" ha rimproverato Balestra-Bianchi.

Menzogne - Un castello fatto di menzogne, anche nel rapporto con l'amante: è ciò che Siciliano ha costruito e che ha portato avanti per un paio di mesi, fino al tragico 25 marzo. Addirittura l'imputato disse all'amante, nei giorni della simulata scomparsa, che sospettava che la moglie fosse incinta di un altro uomo. Siciliano cercò dunque di mettere la moglie in cattiva luce, cercando di passare per la vittima di un matrimonio ormai naufragato.

Appartamento - La presidente legge poi le dichiarazioni rilasciate da p. agli inquirenti, nelle quali la dottoressa conferma quanto detto da Siciliano. "Prima di baciarmi si è fermato, ammettendo che lui aveva una moglie e un bambino. Poi da cosa nasce cosa, e scattò il primo bacio". La donna era convinta che Marco avrebbe lasciato la moglie per costruire un futuro insieme a lei. I due avevano anche pianificato una serie di visite ad appartamenti nel Luganese: la ricerca ha avuto inizio a fine febbraio-inizio marzo, nella zona di Tesserete e Rivera. L'appartamento sarebbe dovuto costare al massimo 1'500 franchi mensili e non di più, proprio in previsione del fatto che Siciliano avrebbe dovuto versare gli alimenti alla moglie.

"Siciliano nervoso" - Il 25 marzo, giorno dell'omicidio, Siciliano disse a P. che avrebbe lasciato la moglie. Durante il pranzo di domenica 28 marzo dai genitori dell'amante, Siciliano era nervoso e diceva che la moglie non si faceva piu vedere, e che riceveva sms strani. Durante i giorni successivi Siciliano disse all'amante che non sapeva dove potesse essere finita la moglie. Addirittura le raccontò che aveva avuto un incubo: aveva sognato di essere stato arrestato dalla polizia con l'accusa di essere stato lui l'assassino della moglie.

"Infinocchiata" - "Lei l'ha infinocchiata proprio bene" ha esclamato la presidente. "Cosa mi dice, Siciliano? Eppure p. l'ha difesa fino in fondo". L'imputato dichiara di averle scritto in aprile, e di aver ricevuto la risposta, nella quale lei gli dice di essergli vicina, solo a settembre dopo autorizzazione degli inquirenti. Le ho scritto in aprile dal carcere e lei mi ha risposto". lo scambio epistolare si limita in aprile ma che è stata sbloccata soltanto in settembre quando marco dal carcere ha potuto leggerla. Una lettera di risposta in cui lei manifesta la vicinanza nei suoi confronti".

"L'avrei lasciato" - Un rapporto nato sulla menzogna, ed appeso ad un filo. P. dichiarò a verbale che nel suo ideale voleva un uomo solo, non sposato, senza figli e senza altri legami. "Se avessi saputo che la moglie era incinta l'avrei lasciato perche una moglie incinta non si abbandona mai. Marco sapeva che se mi avesse detto che la moglie era incinta io l'avrei lasciato solo". P. spinse mai Siciliano a lasciare Beatrice Sulmoni? "Sì ho chiesto a Marco di lasciare sua moglie, anche perché vedevo che lui stava male. Ho saputo solo in Polizia di questa cura ormonale per avere un figlio". 

Annuncio della gravidanza - Siciliano e la moglie avevano deciso di non informare i parenti dell'imminente maternità: "Tra me e Bea si era parlato di aspettare ad avvisare parenti e amici della gravidanza per non dover poi magari annunciare un ulteriore aborto". Anche se Siciliano ribadisce di non aver mai invitato la moglie a non dichiarare il suo stato interessante a nessuno. Nemmeno nell'imminente Pasqua si sarebbe detto nulla alla famiglia. "Per lei" chiede il giudice Balestra-Bianchi "queste feste che si avvicinavano cosa significavano? Non le causava stress il fatto che ci sarebbe potuto essere la comunicazione della gravidanza?" "No, non ci ho pensato" ha risposto Siciliano.

Domani il dibattimento arriverà ad approfondire la drammatica giornata del 25 marzo, la decisione dell'assassinio e la messa in atto dello stesso.

Red

Foto Ti-Press Carlo Reguzzi

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE